La studentessa e sportiva Rossella Fiamingo, prima italiana a vincere una medaglia olimpica nella spada femminile (bronzo a Tokio 2020), ha frequentato il Master in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport offerto dalla Università Politecnica delle Marche in collaborazione con la Fondazione Universitaria Iberoamericana (FUNIBER).
Non perderti l’intervista intergrale a continuazione:
Com’è stata la tua esperienza con il Master online in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport, soprattutto alla luce dei tanti impegni agonistici?
Mi sono trovata molto bene. E’ stato perfetto, perché gli argomenti del master erano molto approfonditi e soprattutto potevo studiare in giro per il mondo, potendo accedere a tutti i contenuti dal pc senza dover venire in presenza.
Perché hai scelto proprio questo master?
Quando ho cercato un master in nutrizione, non solo ne ho trovati pochi in offerta, ma quelli che trovavo non erano altrettanto ricchi di informazioni e contenuti. Nel vostro master, oltre agli argomenti di base, ho trovato tanti approfondimenti interessanti.
Cosa ha aggiunto alla tua formazione?
Io sono dietista, ma nella mia università si studiavano più le patologie e non c’erano assolutamente materie nel campo sportivo. Adesso, nonostante la nutrizione sportiva sia molto attuale, è difficile trovare un master completo come il vostro.
Lo ha trovato utile anche da un punto di vista pratico?
Sì, è un master molto pratico e approfondito. Inoltre mi sono trovata molto bene con il tutor, che rispondeva in maniera tempestiva per ogni richiesta di chiarimenti. Quello è stato un aspetto fondamentale perché, essendo un corso a distanza, c’è comunque bisogno di un contatto personale diretto e ho trovato collaborazione da parte di tutti, anche a livello di segreteria studenti.
Dal punto di vista dell’atleta e della sportiva, cosa ti ha motivato nel portare a termine questa nuova sfida?
“Io studio per alzare sempre l’asticella, perché lo sport per me è il mio habitat naturale, è dove mi sento sempre a mio agio. Allora ho bisogno di fare qualcosa di più difficile per rendermi conto di quali sono le cose toste. Questo, quindi, era un obiettivo da raggiungere prima delle qualifiche alle prossime Olimpiadi, in modo tale che adesso, conclusi questi studi, posso concentrarmi solo sulle gare, sulla scherma. Comunque, ora mi sento completa e, soprattutto, più forte perché sono riuscita ad affrontare qualcosa che che sentivo più grande di me”.
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